Cos’è la decorazione? La decorazione è proprio la via del decoro! La dignità che nell’aspetto, nei modi, nell’agire è conveniente alla condizione sociale di una persona o di una categoria – “Si debbe osservare il decoro, cioè che li movimenti sieno annunziatori dei moti de l’animo.” – Leonardo

Quindi una grammatica di elementi ordinati e condivisi che rende riconoscibili ruoli e funzioni di cose e persone.
Questa grammatica ha una sintassi che evolve proprio come il linguaggio parlato, è così che gli esperti sanno riconoscere i periodi dai particolari distintivi che li caratterizzano. Ad esempio, i ciuffi post punk di alcuni capi di stato di questi tempi li rende riconoscibili come tali?

Il minimalismo contemporaneo, nella sua assenza di decorazioni rimane una forma di decoro e i posteri ci penseranno come una società austera e razionale!

Forma insuperata di minimalismo fu invece il rivestimento di marmo lucidato di quei puri e immensi pentaedri che sono state e sono le piramidi egizie, evocanti  in un modo terribile e affascinante la trascendenza nella regalità.

I materiali di sempre:

la calce,
l’argilla,
il gesso,
le graniglie,
gli ossidi,
le terre,
i legni,
le foglie metalliche…

Al Canton dell’ Arte vengono utilizzati in purezza o ricombinati tra loro
per la piacevolezza di un rapporto diretto con gli elementi naturali.

Il Marmorino Veneziano, per il nobile e il villano
il Pastellone, anche fuori di regione
il Cocciopesto, vanitoso ma modesto
gli Spatolati, per i single e gli accasati
le Vernici, delle tinte che tu dici
i Colori, con la testa si va fuori!
per pareti e pavimenti
per i tristi e i contenti